Il tennis, oggi più mai, nel nostro paese è arrivato a picchi di visibilità e popolarità pari probabilmente ai favolosi anni ’70 (l’era Panatta), con un boom di iscrizioni di ragazzine e ragazzini nelle scuole tennis, l’esplosione del padel, eventi internazionali organizzati in Italia con continui sold-out ai botteghini, ascolti televisivi da record che si stanno avvicinando rapidamente al calcio da troppo tempo in crisi di identità, di valori e di risultati.
In questo contesto si parlerà a lungo della grande impresa dei tennisti italiani, capitanati da Filippo Volandri, che a Malaga hanno conquistato una storica Coppa Davis a 47 anni di distanza dall’unica vittoria ottenuta nel 1976. Una settimana di Davis Finals che ha fatto seguito alle indimenticabili emozioni regalate dalla nuova stella del firmamento mondiale Jannik Sinner alle Atp Finals di Torino. L’altoatesino, numero 4 del mondo ma ormai lanciatissimo verso traguardi più grandi, non ha fatto sconti nemmeno con la nazionale e ha calato l’en – plein a Malaga. Vittoria in singolare e doppio (con Sonego) contro l’Olanda, stesso trattamento in semifinale contro la Serbia di Djokovic e vittoria decisiva nella finale contro l’Australia. Un campionissimo a cui, probabilmente, va una bella fetta del merito di questa Davis. Non tutti … perché l’Italia è più che altro una squadra, fatta non solo di tecnici e giocatori ma anche di staff atletico e sanitario.
In questo trionfo c’è anche un po' di Garfagnana, visto che uno dei fisioterapisti dello staff risponde al nome di Luca Farinelli, originario di Gallicano, titolare dello Studio Fisioterapia “My Physio” a Borgo a Mozzano. Farinelli, da diversi anni, lavora per la Fitp e si occupa dei muscoli dei migliori tennisti azzurri, partecipando a tutti i più importanti tornei in giro per il mondo.