Garfagnana
Camporgiano, rimandati alla primavera 2026 i lavori sul ponte Piastrella
È questa la decisione della provincia di Lucca a seguito dell’interlocuzione delle ultime settimane tra gli amministratori del comune, il presidente Marcello Pierucci, la Regione Toscana e i tecnici provinciali

Beccato alla guida in possesso di droga: ritirata la patente a un giovane
Si tratta del risultato di un’operazione dei carabinieri della compagnia di Castelnuovo di Garfagnana, che nel fine settimana, hanno intensificato i controlli sul territorio garfagnino e della Media Valle del Serchio con l’aumento delle pattuglie e la dislocazione di posti di controllo in tutti i comuni del circondario

Al via il conteggio primaverile dei mufloni nel Parco delle Alpi Apuane
Nei giorni 16 e 17 maggio è programmato il conteggio primaverile dei mufloni nel Parco delle Alpi Apuane, mediante osservazione da punti di vantaggio all’interno dell’area campione ubicata nel versante versiliese del M. Corchia e della Pania della Croce

Confagricoltura: “Basta contrapposizioni tra fare impresa e lavoro”
Il 19 maggio confronto su salari, sicurezza e sostenibilità in diretta su Italia 7 e in streaming sul canale YouTube dell'associazione

Sempre più bambini ed adolescenti si vaccinano in Toscana
Cresce ancora in Toscana - e le percentuali erano già buone, in alcuni casi ottime - il numero di ragazze e ragazzi che si vaccinano contro il papillomavirus. Ugualmente rimane alta la copertura delle vaccinazioni previste dal calendario regionale dei bambini e bambine (ovvero esavalente, morbillo, parotite, rosolia e varicella, meningococco C e pneumococco)

Scaffale del Ricordo, Zucconi e Giannini (FdI): “Un oltraggio vile. I morti non hanno colore: siano rispettati tutti”
La provocazione è stata scoperta al termine della cerimonia ufficiale, che si era svolta con compostezza e spirito di raccoglimento

Tutto pronto per "Cascio in Festa 2025"
L'associazione paesana di Cascio, come da consuetudine, si appresta a vivere la nuova edizione di "Cascio in Festa" che è stata programmata per domenica 11 maggio

Alla Fucina di Minucciano si presenta il bando regionale "Toscana Diffusa"
Un incontro per spiegare le opportunità e le risorse messe a disposizione nel bando Toscana Diffusa. L'appuntamento è per il 14 maggio alle 16 presso i locali della Fucina

A Piazza al Serchio si parla di folletti con il professor Carlo Lapucci
Al folletto, “segreto e rumoroso compagno della vita misera e lussuosa dei nostri predecessori”, è dedicato l’appuntamento dei Giovedì al Museo del 15 maggio alle ore 21, con la conferenza I folletti nella tradizione italiana, ospite il professor Carlo Lapucci

Il museo di Piazza al Serchio aderisce all’edizione 2025 di "Amico museo"
Il Museo Italiano dell’Immaginario Folklorico aderisce all’edizione 2025 di amico museo, campagna di promozione del patrimonio museale della Regione Toscana che si svolge dal 9 maggio al 2 giugno, un’iniziativa consolidata e di grande successo diffusa sul territorio, che rappresenta un’occasione speciale per valorizzare i musei e le loro attività

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L’obiettivo è tutelare gli stipendi dei dipendenti delle aziende che lavorano, in appalto, per la pubblica amministrazione. La giunta regionale toscana ha approvato una proposta di legge, ora inviata all’esame del consiglio regionale, che nell’ambito dei bandi di gara – anche quelli che riguardano enti strumentali e dipendenti, incluse aziende sanitarie e società in house - prevede che nella valutazione delle offerte si tenga conto e si possano attribuire punteggi premiali alle aziende che pagheranno i propri lavoratori non meno di nove euro lordi l’ora. Uno strumento per tutelare i salari, ad esempio, delle addette ed addetti alle pulizie o di chi si occupa di guardiania, portierato e fattorinaggio.
La competenza sui salari è e rimane nazionale: lo impone la Costituzione e la Regione non può dunque imporre un salario minimo nei bandi di gara propri o dei suoi enti ed organismi strumentali, dove si deve scegliere e fare riferimento ad un contratto nazionale o al combinato disposto di una legge e ad un contratto nazionale. La Regione può però inserire negli appalti condizioni tecniche e dunque tenere di conto e premiare, nella valutazione, le aziende che applicheranno ad esempio ai propri dipendenti un trattamento economico minimo predefinito. Ed è quello che la giunta regionale si propone appunto di fare, non appena la proposta di legge sarà auspicabilmente approvata dal Consiglio regionale. La possibilità varrà chiaramente per i bandi futuri.
A settembre 2024 il Consiglio regionale aveva già approvato una mozione che impegnava la giunta a verificare che i contratti indicati nelle procedure di gara prevedessero un trattamento minimo inderogabile pari a nove euro l’ora. Un segnale politico rivolto al Governo nazionale, che ha scelto di non istituire il salario minimo.
Per rendere concretamente operativa quella mozione la giunta regionale ha approvato adesso la proposta di legge che permetterà di premiare, nelle valutazioni, le aziende che si impegneranno a pagare i propri dipendenti non meno di quella cifra.
“Di più e diversamente era impossibile fare – commentano con determinazione il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore Stefano Ciuoffo -. La competenza sui salari è nazionale e un bando di gara non può derogare le disposizioni della normativa vigente. Il rischio era l’illegittimità della norma e il conseguente annullamento degli esiti del bando di gara. Lo possono però fare le aziende che partecipano alla gara, come loro autonoma scelta, e con questa proposta di legge non abbiamo fatto nient’altro che incentivarlo, visto che accresce la possibilità di aggiudicarsi l’appalto”.
Giusto per fare un esempio, numeri alla mano, il personale impiegato nei servizi di portierato è per lo più inquadrato nei livelli 2° (nel più alto dei due previsti) e 3° e la Regione nei propri bandi ha scelto il contratto, per quel tipo di attività e servizi messi a gara, con le migliori tutele e condizioni economiche, ovvero quello del personale dipendente da imprese esercenti servizi di pulizia, disinfestazione, servizi integrati e multiservizi. La retribuzione media per il più alto dei due livelli 2° è di 8,23 euro lordi all’ora e 8,38 per il livello 3°. La paga oraria del livello 1° (i neossunti, che dopo nove mesi possono salire di inquadramento) è 7,59 euro lordi all’ora, 7,98 per il primo livello 2°, 8,82 euro per il livello 4°. I livelli 5° e 6° superano già nel contratto nazionale i nove euro l’ora.
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Sì alle visite di parenti ed amici ai pazienti ricoverati in ospedale, naturalmente nel rispetto delle misure sanitarie e di sicurezza per la prevenzione del rischio di contagio da malattie respiratorie trasmissibili ed assicurando il giusto equilibrio tra apertura alle visite, esigenze operative quotidiane del reparto e il rispetto per il riposo e la tranquillità dei pazienti che condividono la stanza.
La Regione scrive ai direttori generali della aziende sanitarie per fare chiarezza e ribadire che al momento non esistono disposizioni che impongano la chiusura dei reparti alle visite di parenti ed amici dei ricoverati, così come era durante la pandemia, o a restrizioni all’accesso dei visitatori. La circolare la firma il direttore della direzione Sanità e welfare Federico Gelli, accompagnata da una lettera del presidente della Regione Eugenio Giani che proprio sugli orari di visita nei reparti ospedalieri si era soffermato nei giorni scorsi in una riunione con i direttori delle aziende sanitarie alla luce di alcune difficoltà segnalate.
“La visita di parenti ed amici fa parte di quella componente umana e sociale importantissima per la cura ed assitente ad un paziente – sottolinea Giani -. L’intento di questa circolare è do fare chiarezza ed omogeneizzare le regole che le singole strutture applicano”.
Nel testo la Regione spiega che, al di là dell’assenza di disposizioni normative, non sussistono presupposti di ordine epidemiologico che giustifiano l’adozione di misure restrittive. Nessuna limitazione neppure per quando riguarda le onoranze funebri a cadaveri di persone decedute per Covid: il divieto è venuto meno un mese dopo la conclusione della fase di emergenza nazionale.
Per quanto riguarda i test diagnostici per Covid a pazienti in accesso al pronto soccorso e in ricovero ospedaliero si rimanda all’ultima circolare ministeriale.