Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Ismaele Ridolfi in merito alla proposta di legge di iniziativa popolare relativa alla raccolta gratuita di legname sui corsi d'acqua che è stata approvata da tre consigli comunali e che adesso passerà all'esame del consiglio regionale:
"I primi tre consigli comunali - Comano, Capannori e Porcari - hanno approvato la proposta di legge di iniziativa popolare che prevede la possibilità, per tutti i privati cittadini, di raccogliere gratuitamente la legna depositata dalla corrente lungo il greto dei fiumi e sulle spiagge.
Secondo quanto previsto dalla normativa regionale in materia, l’approvazione da parte di tre consigli comunali costituisce la condizione affinché la proposta di legge di iniziativa popolare sia approvata e sottoposta all’esame del Consiglio Regionale. Ci sono anche altri consigli comunali che si apprestano ad approvarla, a conferma dell’interesse e della positività della proposta.
Un risultato importante, che valorizza il ruolo delle assemblee elettive e la partecipazione dal basso, che recupera la tradizione di una buona pratica diffusa dei territori della Toscana e dà un contributo importante alla sicurezza idraulica dei nostri territori.
Un tempo, infatti, era una pratica diffusa e scontata: in passato, i cittadini potevano raccogliere, gratuitamente e senza alcuna richiesta di autorizzazione, la legna depositata delle correnti lungo il greto dei fiumi.
La proposta di legge di iniziativa popolare approvata dai consigli comunali prevede, inoltre, la possibilità per imprenditori agricoli, aziende private e cooperative agricolo forestali, di tagliare ed utilizzare gli alberi e gli arbusti in eccesso nelle aree demaniali dei corsi d’acqua in maniera gratuita, fino a determinate quantità specifiche.
È una pratica virtuosa, già attuata in altre regioni, che incrementa la manutenzione senza oneri aggiuntivi per la collettività, riduce il rischio idraulico, favorisce i cittadini e diminuisce il lavarone sulle spiagge.
Infatti, la legge della difesa del suolo della regione Friuli-Venezia Giulia è già operativa da anni e prevede che la raccolta e il taglio della legna dagli alvei, dalle sponde e dalle aree golenali, da parte dei privati sia classificata come attività di manutenzione dei corsi d’acqua e di gestione della vegetazione.
Ma anche la stessa Regione Emilia-Romagna sta applicando misure simili da un paio di anni, in deroga per ora, a seguito delle tante alluvioni che hanno colpito il loro territorio.
Con questa proposta di legge di iniziativa popolare, qualora approvata dal consiglio regionale, anche in Toscana potremo applicare le buone pratiche già adottate altrove.
In analogia a quanto previsto nella legge del Friuli, una volta approvata la legge, anche in Toscana un cittadino potrà accogliere gratuitamente il legname depositato dalle correnti nelle aree demaniali e, per le imprese, basterà fare una richiesta ai Geni Civili competenti per territorio, per avere le autorizzazioni necessarie per poter effettuare il taglio delle piante in alveo.
Ovviamente tali tagli dovranno essere coerenti con i piani di manutenzione dei consorzi di bonifica, che quindi risparmieranno i costi di manutenzione, e rispettare le normative ambientali in materia.
Di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici, che vedono eventi sempre più estremi, occorre attivare tutte le sinergie possibili, pubbliche e private, per ridurre il rischio idrogeologico e questa normativa rappresenterebbe una pratica quotidiana di manutenzione “civile” con il coinvolgimento di cittadini ed imprese nell’attività di manutenzione e prevenzione. Inoltre, i cittadini e le imprese ne avrebbero anche un vantaggio economico.
E’ evidente che in questo modo si aumenta la manutenzione sui corsi d'acqua, senza costi aggiuntivi per i Consorzi e quindi per i cittadini, si riduce il rischio idraulico dovuto alla presenza di materiale solido che viene trasportato dalle piene finendo poi per mettersi di traverso dove ci sono ponti e sbarramenti, formando dighe che possono creare disastri imprevedibili.
Una pratica che permetterebbe, inoltre, di diminuire anche il materiale spiaggiato che compone il ‘lavarone’, che dopo ogni mareggiata invade le nostre spiagge, con costi crescenti per gli stessi balneari. Non solo, ma per le spiagge della Toscana, in aggiunta alla legge del Friuli, occorre prevedere che anche la raccolta di legname sulle spiagge sia libera, per cittadini ed imprese, senza nessuna autorizzazione preventiva e senza nessun costo.
Ringrazio i consiglieri comunali e i sindaci che, con sensibilità ambientale e attenzione ai propri territori, hanno approvato questa proposta di legge di iniziativa popolare".
Ismaele Ridolfi