L'evento
Villaggi pastorali delle Alpi Apuane: sabato 7 dicembre alle 10 presso le Scuderie Granducali di Seravezza presentazione del volume pubblicato dal Parco
Sabato 7 dicembre alle ore 10, presso le Scuderie Granducali di Seravezza, si terrà la presentazione del volume "Villaggi pastorali delle Alpi Apuane", pubblicato dal Parco regionale…
“I vecchietti terribili” si incontrano come ogni anno al ristorante La Grotta di Cascina per una “volata a tavola”
Puntuali come in un arrivo in volata alle 12 del 30 novembre, come ogni anno, si sono incontrati tutti gli appassionati e non, ex ciclisti o solo cicloamatori, amici del ciclismo e amici dei commensali, (ogni pretesto è buono per partecipare a questo evento) insomma tutto l’universo che appartiene a questo magnifico sport, il ciclismo, presso il ristorante La Grotta di Cascina di Pisa per la consueta e tanto attesa réunion che ogni anno viene organizzata in questa magnifica location
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Sabato 7 dicembre alle ore 10, presso le Scuderie Granducali di Seravezza, si terrà la presentazione del volume "Villaggi pastorali delle Alpi Apuane", pubblicato dal Parco regionale delle Alpi Apuane - UNESCO Global Geopark. Il libro, curato da Raffaello Puccini, esplora gli spazi comunitari e di convivenza costruiti in territori aspri e d'alta quota. Le storie di questi villaggi raccontano di coltivazioni agricole, contese tra paesi, di isolamento e comunità, ma anche di vite umane, quelle degli agricoltori e dei pastori che hanno vissuto e curato profondamente il territorio, e degli alpinisti che dal XIX secolo iniziano a frequentare queste montagne.
Il volume "Villaggi pastorali delle Alpi Apuane", assieme a "Ponti in pietra delle Alpi Apuane" e "Vivere sotto la roccia: eremi e capanne rupestri delle Alpi Apuane", fa parte della trilogia di pubblicazioni curata dal Parco. Il libro è stato possibile grazie al contributo dei numerosi autori: Antonio Barsanti, Fabrizio Bartolini, Michela Biagi, Cristina Castelli, Fabrizio Cinquini, Lucia Giovannetti, Leonardo Lombardi e Raffaello Puccini. Traduzioni di Jessica Booth.
"I villaggi pastorali - dichiara il Presidente del Parco Andrea Tagliasacchi - hanno molto da insegnarci: oltre alla volontà di creare spazi comunitari e di convivenza in territori aspri e d'alta quota, ci ricordano l'importanza di avere cura di ogni piccola porzione di territorio, anche di quella più marginale e difficilmente raggiungibile".
L'evento rappresenta un'occasione importante per gli amanti della cultura, della storia e della natura, di entrare in contatto con una parte meno conosciuta e affascinante delle Alpi Apuane.
Dopo l'introduzione e i saluti istituzionali del Presidente del Parco Andrea Tagliasacchi si alterneranno le presentazioni di Raffaello Puccini, Lucia Giovannetti, Leonardo Lombardi, Fabrizio Cinquini e Antonio Barsanti. L'evento si concluderà con un momento di discussione.
Al termine, ai partecipanti saranno distribuite copie del libro gratuitamente, mentre sarà possibile acquistare i due precedenti volumi. In seguito, "Villaggi pastorali delle Alpi Apuane" sarà disponibile per l'acquisto presso gli uffici e i Centri Visita del Parco.
Il Parco ringrazia la Fondazione Terre Medicee per la concessione gratuita degli spazi presso le Scuderie Granducali di Seravezza.
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Puntuali come in un arrivo in volata alle 12 del 30 novembre, come ogni anno, si sono incontrati tutti gli appassionati e non, ex ciclisti o solo cicloamatori, amici del ciclismo e amici dei commensali, (ogni pretesto è buono per partecipare a questo evento) insomma tutto l’universo che appartiene a questo magnifico sport, il ciclismo, presso il ristorante La Grotta di Cascina di Pisa per la consueta e tanto attesa réunion che ogni anno viene organizzata in questa magnifica location.
Un modo per stare di nuovo insieme rievocando il vecchi tempi quando sulle due ruote ognuno faceva del proprio meglio per far girare più possibile le pedivelle. In questo evento ognuno farà del proprio meglio per far muovere le mandibole, tra un discorso e l’altro, tra una storia e l’altra ricordando i vari appuntamenti, le tante corse, ognuna delle quali ha avuto un sapore diverso, unico, irrepetibile. Tanta anche la commozione dei “vecchietti terribili”, nome del gruppo social che, grazie alle moderne tecnologie, tiene vicini e uniti questi amici della bicicletta. Dicevamo commozione ritrovarsi ogni anno insieme e, gli anni passano per tutti ma non lo spirito agonistico di una lunga vita passata sulla bicicletta che li mantiene e li ha mantenuti particolarmente giovani. Non c’è che dire, la bicicletta aiuta a rimanere giovani o magari a invecchiare bene, come tutti gli sport. Proprio per questo si autodefiniscono terribili questi vecchietti, che poi tanto vecchietti non sembrano proprio visto come sono e si sono mantenuti fino a età importanti. Purtroppo qualcuno ogni anno viene a mancare ma il ricordo che ha lasciato lo mantiene vivo nei cuori dei tanti amici con i quali ha condiviso momenti bellissimi di questa lunga carriera sportiva. Insomma una vita per la bicicletta. “Fino a quando ci vediamo significa che siamo sempre vivi”; “tizio non può venire perché ha grossi problemi di salute”; “ti ricordi quando sei arrivato al traguardo a Forte dei Marmi a braccia alzate?”; “caio purtroppo ci ha lasciato il mese scorso” e così via. Queste sono le frasi che tra gli amici si ascoltano spesso girando tra i tavoli. Ma il clima che si respira è quello di vecchi antagonisti sportivi, ma grandi amici nella vita. Insomma, una grande famiglia che non dimentica di riunirsi nelle grandi occasioni, e per loro, gli amici della bicicletta, questo appuntamento annuale è una grande occasione. Un momento conviviale per rinnovare e rinfrancare quel legame che ha caratterizzato tutta la loro vita, un legame appunto di amicizia e di fratellanza sportiva. Quei legami oltre i confini e le ideologie che solo un grande sport come il ciclismo può lasciare. Dopo l’aperitivo di rito con spritz e prosecco abbinato a schiacciatine, noccioline e patatine varie, al “pronti via” la festa culinaria è iniziata nella splendida cornice del ristorante La Grotta. Si comincia con una breve introduzione del padrone di casa e organizzatore dell’evento, Stefano Bani che, dopo il ringraziamento a tutti gli intervenuti, ricordando purtroppo anche quelli che non ci sono più, ha consegnato un premio ai più giovani del gruppo con appena 39 e 19 anni. Perdonate il refuso, volevamo scrivere 93 anni per Pieroni Mario di Barga (LU) e 91 anni per Paolinelli Francesco originario di Piegaio di Pescaglia ora residente a Calci - Pisa. Come scriverebbe il collega Mentana, una maratona culinaria che non ha lasciato nessuno indietro, tutti in prima fila verso il traguardo del dolce. Un inizio alla grande la corsa nei tavoli con un abbondante antipasto di mare e di terra che ha provato a saturare i palati dei commensali, ma invano. I primi hanno fatto subito da padroni con un risotto di mare e pappardelle al cinghiale. Piatti studiati di mare e di terra per tenere nella giusta considerazione le varie estrazioni balneari e montante dei commensali. Insomma ce ne è stato per tutti i gusti, per corse in pianura ma anche per strappi collinari e montani. Anche i secondi hanno rispettato la grande idea di programmazione dell’evento, totalmente inclusivo che ha voluto premiare una grande cucina di terra e una altrettanto grande cucina di mare, rispettivamente con una grigliata favolosa di carne e una frittura di pesce da leccarsi letteralmente i baffi. Anche qui gli atleti, corridori si ma del gusto, hanno dato il massimo, sia in salita che in pianura, spazzolando e terminando le portate con una velocità invidiabile, degna del migliore slow-food mondiale. I contorni di patate hanno colmato gli eventuali vuoti saporiferi, accompagnando fino al termine le portate forti. Un dolce pan di spagna ce-cioc annaffiato con l’immancabile bollicina ha concluso la gara tra i tavoli. Gara che non ha visto vinti o vincitori. Tutti a pari merito in prima posizione con l’ambito premio conquistato proprio da tutti, quello di ritrovarsi ancora insieme dopo tanti anni. Ringraziando quel Dio che ha permesso tutto questo, ma anche quello sport, il ciclismo, che riesce a dare tanto a tutti mantenendo in salute chi lo pratica. Dopo il caffè, l’ammazza caffè e chi più ne ha più ne metta, il saluto di cuore, gli abbracci, le strette di mano in attesa del prossimo appuntamento. Dovrà passare un altro anno di attesa, ma passerà. Nella speranza di ritrovarsi tutti, con meno perdite possibili, senza perdere le ruote, ma tutti in quel magnifico gruppo dei “vecchietti terribili” che ha fatto e fa la differenza. I social nel frattempo faranno il loro lavoro mantenendo quel contatto senza il quale sarebbe stato difficile organizzare questo evento. Un grazie va alla mente di questi incontri, l’amico Stefano Bani e….. arrivederci al 2025.
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