Riceviamo e pubblichiamo questo intervento del direttore del dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche Andrea Lenzini che, in vista della giornata internazionale dell’infermiere che si celebra lunedì 12 maggio 2025, insieme al comitato del dipartimento, ha inviato per rendere omaggio e ringraziare tutti i colleghe e le colleghe impegnati ogni giorno in ospedale e sul territorio all’interno dell’Azienda USL Toscana nord ovest:
“Come ogni anno il 12 maggio si celebra la Giornata internazionale dell’infermiere, un’occasione importante per rendere il giusto tributo al fondamentale ruolo che la professione infermieristica svolge ogni giorno in tutti i percorsi di cura. La data scelta, che coincide con la nascita di Florence Nightingale, rappresenta un omaggio a quella che è considerata universalmente la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, una figura eccezionale che per la prima volta ha portato rigore e metodo scientifico nella professione e il cui lascito resiste ancora oggi nel lavoro di migliaia di infermiere e infermieri.
Da allora, e in particolar modo negli ultimi decenni, la professione infermieristica ha conosciuto una profonda evoluzione: oggi l’infermiere è un professionista autonomo, forte di una formazione generale e specialistica, capace di lavorare in sinergia in tutti i processi clinici e organizzativi in cui è inserito, sempre più protagonista della presa in carico del paziente e non solo, come testimoniato dal rinnovato codice deontologico che per la prima volta introduce il principio di “cura dei curanti”. In ogni ambito, dalla prevenzione alla riabilitazione, passando per le emergenze sino alla gestione delle cronicità, il contributo degli infermieri è sempre più insostituibile e trasversale in tutte le aree dell’assistenza.
Una trasversalità e capillarità che, se risulta ampiamente consolidata nell’ambito ospedaliero, oggi conquista sempre più spazio anche sul territorio. Ed è proprio in questa dimensione che la professione infermieristica sta assumendo una rilevanza sempre maggiore, anche alla luce delle previsioni del DM 77/2022, che riconosce la necessità di rafforzare i servizi di prossimità, la continuità dell’assistenza e la centralità della persona. Per questo, l’infermiere di famiglia e di comunità, cosi come i colleghi che lavorano negli ambulatori di prossimità e nelle COT rappresentano la testimonianza concreta di come la professione sia capace di evolvere e adattarsi continuamente ai nuovi bisogni della popolazione e delle organizzazioni.
Del resto, proprio per la loro portata sociale, le sfide che ci attendono sono importanti e sempre più complesse: dall’invecchiamento della popolazione all’aumento delle patologie croniche, dalla sostenibilità dei sistemi sanitari al progressivo ingresso dell’intelligenza artificiale in ogni ambito della nostra vita, gli infermieri hanno la capacità di rispondere con un approccio innovativo e multidisciplinare, in virtù non solo delle loro conoscenze e competenze, ma anche di quelle qualità che da sempre contraddistinguono la nostra professione. Mi riferisco all’empatia, all’ascolto e alla vicinanza concreta alle persone e alle comunità, perché la promozione di stili di vita sani e la costruzione di una cultura della salute passano anche attraverso il contatto diretto e quotidiano con le persone, a domicilio come nei distretti, in ospedale ma anche a scuola, ad esempio durante una delle tante iniziative di sensibilizzazione con i ragazzi a cui i nostri infermieri partecipano sempre con grande coinvolgimento e dedizione.
Per tutto questo desidero esprimere, a nome mio e di tutti i dirigenti del Dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche, un ringraziamento profondo e sincero a tutte le infermiere e a tutti gli infermieri che operano all’interno dell’Azienda USL Toscana nord ovest. La vostra professionalità e abnegazione rappresentano un valore inestimabile e insostituibile per la nostra Azienda, per il Servizio sanitario pubblico ma soprattutto per quelle migliaia di persone che convivono con la fragilità e la malattia, in cerca non solo di una cura, ma anche di sentirsi accolti e accompagnati nei loro percorsi, con quella umanità, passione e dedizione che mai avete fatto mancare, anche nei periodi più difficili.
A tutti voi, ancora grazie”.
Il direttore del Dipartimento delle Professioni infermieristiche e ostetriche
Andrea Lenzini
Il Comitato del Dipartimento: Mariapaola Bertolini, Moira Borgioli, Andrea Caiazzo, Anna Fornari, Paolo Galoppini, Roberto Giuliani, Cinzia Luzi, Rosa Mila Mazzotti, Tiziana Nannelli, Antonella Perini, Chiara Pini, Davide Traballoni, Uliana Valleroni